La musica non sarebbe la stessa senza le interpretazioni dal vivo, attraverso le quali si arriva alla connessione unica tra il pubblico e i musicisti, e queste non potrebbero essere quello che sono senza i fan. È per questo che ricordare i più grandi concerti ed eventi live che hanno marchiato a fondo la storia della musica e della cultura recente è così importante.

Per chi ama la musica può essere un’idea imparare a suonare uno strumento e poter riprodurre le canzoni che più si amano grazie a dei corsi online dove è possibile apprendere seguiti da insegnanti professionali, in qualunque momento e luogo si voglia. Sempre su internet è possibile trovare delle piattaforme dove imparare le lingue, come ad esempio l’inglese, senza doversi per forza recare in loco per apprenderle in modo serio, per essere in grado di capire i testi delle canzoni ed espandere il proprio vocabolario con nuove parole anche grazie ad esse. 

Dai Pink Floyd…

Una delle mete principali di coloro che vogliono imparare l’inglese è, per l’appunto, il Regno Unito ed è da qui che provengono i Pink Floyd, una delle band più cult in assoluto di tutta la storia delle sette note.  Un classico in quanto a concerti è il loro storico Live at Pompei: uscito nel 1973 e prodotto dalla gloriosa marca Universal Studios, questo mix tra documentario e concerto ha segnato l’inizio di un’era nella quale, oltre alla musica, anche il video risultava significativo, facendo sì che i Pink Floyd si conformassero come una band di musica sperimentale, ma non solo sotto quell’aspetto. Non sorprende, quindi, che saranno proprio i Pink Floyd a pubblicare uno dei video musicali più conosciuti di sempre, il singolo “Another brick in the wall” di qualche anno dopo. Seguito da un remake di David Gilmour, uno dei leader della banda, questo splendido metraggio musicale è e resterà eternamente nell’immaginario collettivo come uno dei più spettacolari, sia per la qualità dei pezzi sia, ovviamente, per lo splendido e ancestrale scenario delle rovine dell’anfiteatro di Pompei, una delle città dell’antica Roma meglio conservata in assoluto.

…agli Oasis…

In questa rassegna intrisa di storia e passione, andiamo poi allo storico concerto degli Oasis in quel di Knebworth, un luogo sito al nord di Londra, nel quale gli artisti di Manchester furono obbligati a ripetere lo spettacolo. In due notti, infatti, ci furono ben 500 mila spettatori a confermare l’auge degli Oasis, i quali nell’anno precedente avevano fatto l’exploit della loro storia con il loro secondo album, il magico “What’s the Story, Morning Glory”, una pietra miliare del brit pop che ha in “Wonderwall” e “Don’t Look back in anger” le sue canzoni più rappresentative. Il video di questi due concerti, inoltre, è diventato praticamente l’equivalente di un film cult per le generazioni di appassionati di brit pop e rock che hanno vissuto specialmente l’epoca degli anni ’90 in cui i fratelli Noel e Liam Gallagher vivevano l’apoteosi del loro successo, raggiungendo grandi risultati persino nella classifica Bilboard negli Stati Uniti, un riconoscimento planetario del loro grande talento. 

…senza dimenticare i Queen!

In questa storia di grandissimi e storici concerti non potevano ovviamente mancare coloro che dal vivo hanno fatto impazzire tutto il mondo, ovvero i Queen. La banda inglese capitanata dall’immenso e immortale Freddie Mercury fu protagonista nel 1985 di un’esibizione senza eguali nello storico Rock in Rio, a Rio de Janeiro. Durante quella serata furono ben 700 mila gli spettatori, tra l’altro non paganti, che poterono godere appieno dello spettacolo della band britannica, la quale ebbe l’onore di essere la protagonista esclusiva di quello che è solitamente un festival di grandissime stelle della musica mondiale.