Elegance is good taste plus a dash of daring.

Da molti anni partecipo alla finestra del Pitti, ma mai come quest’anno sono stato affascinato dalla cura dei dettagli.

Quanto mai attuale il tema dell’allestimento di questa edizione della fiera: Show Your Flag. Una bandiera che sventola, libera, che segue il senso mantenendo il suo colore, la sua personalità.

Alla fine il Pitti è questo : tante personalità distinte che si ritrovano insieme, condividono, è diverso dalle altre fashion week, è tutto più raccolto, meno dispersivo.

Un evento che mantiene intatte le sue tradizioni, lasciandosi contaminare dalle influenze stagionali ma mantenendo sempre alto il suo messaggio: un uomo bello perché semplice, un uomo affascinante.

Conosci Giacomo, poi Marco. L’anno dopo conosci Tommaso e poi Luca. Poi li senti di nuovo, scambi opinioni, li rivedi in giro per il mondo e porti avanti il tuo gruppo.

Me l’hanno chiesto ad un intervista cosa mi entusiasmasse del Pitti. Non ci ho neanche pensato ed ho risposto senza esitare : il gruppo. Conosci gente che alla fine finisci per sentire spesso, quotidianamente per organizzare lavori e progetti insieme. Passano sei mesi ma in realtà è come se passasse un giorno.

Respiri le tue stesse opinioni, quelle degli altri, ti avvicini a quello che ti piace. Respiri moda. Respiri fascino ed ascolti le proposte.

Foto di Marco Marroni

Il Pitti n.97 ha mostrato il suo lato classico, attento alle regole, ma anche quello ribelle, anche se decisamente metropolitano, viaggiatore.
Ama la classicità del tailoring di matrice inglese influenzato dal boom televisivo di peaky blinders ma non rinuncia al comfort della maglieria in lane pregiate. Ha il suo lato rock, affidandosi al denim, o alla street culture che danni spinge per creare quel mix & match che riporta al dandy. Cede il suo fascino al militar style, col verde ed il marrone ad essere i maggiori influenti di questo gennaio. Si sente in Texas visto l’utilizzo degli stivali che ci ricordano un giovane Michael J fox in ritorno al futuro.

“Hey Doc, ma come cavolo si tolgono questi ?”

Il tutto in una estetica sostenibile che ha contagiato un pò tutti i marchi presenti a Pitti. 

Must-have del nuovo guardaroba è il cappotto, che per il rock boy deve sottolineare la spalle (Paltò) come negli anni Ottanta, oppure deve trasformarsi in passepartout da portare anche sulla tuta (American Vintage). Tra i capispalla irrinunciabili c’è anche la giacca in stile biker e il gilet imbottito che lascia intravedere felpe grintose, il trench classico come quello de L’Impermeabile.

Lo spirito rock si esprime soprattutto nelle stampe che richiamano simboli e icone care al mondo underground, unite a frasi che inneggiano all’indipendenza e al coraggio di essere se stessi.

Il vintage è la ciliegina sulla torta, che specifica quanto di bello e ricercato ci sia in tutto questo.

Foto di Marco Marroni

C’è anche lo zampino di lei nel guardaroba come ad evidenziare che dietro ogni uomo c’è sempre una donna.

In questa edizione ho conosciuto Marco, un fotografo italiano che lavora e vive in Australia. Un altro tassello del gruppo, una persona da rivedere in giro per il mondo.