Emanuele Oliveri, in arte Emanuele Olives, nasce a roma nel 1993, cresce tra una tipografia e un laboratorio di oreficeria artigianale dove impara ad amare l’odore della carta stampata e la posizione della schiena gobba, già da bambino nutre una grande passione per il disegno e l’arte. In adolescenza si avvicina al mondo dei graffiti, continuando un percorso artistico da autodidatta. Dopo il liceo studia le tecniche del disegno e illustrazione per l’infanzia presso la SRF (scuola romana dei fumetti) in contemporanea pubblica il suo primo libro “Storie di una Balena” per la Cerises Edizioni(FR) e altri racconti illustrati, continuando a lavorare alla realizzazione di grafiche e illustrazioni, dalle copertine degli album ai barattoli di fagioli! Prende parte a varie manifestazioni di riqualificazioni di spazi urbani e territoriali come la manifestazione ‘’Blue Flow’’ che si svolge annualmente a ventotene. Nel 2017 fonda insieme ad altri artisti il collettivo ‘’Helter Skelter’’ dove lavora con la serigrafia e l’editoria indipendente. Nel 2020 esce il suo ultimo libro per conto della casa editrice ‘MOMO edizioni’ scritto da Rossana Campo intitolato ‘’La gemella buona e la gemella cattiva’’.

La sua opera dal titolo Journey è stata pensata e realizzata nel periodo subito successivo al lockdown della scorsa primavera, una riflessione a caldo del periodo appena vissuto.  Come ci spiega l’artista stesso “Ho lavorato ispirandomi ai concetti di ecologia, libertà di movimento e riscoperta della città. Dopo la quarantena i cittadini di Roma sembrano essersi sensibilizzati alla salvaguardia dell’ambiente e degli spazi comuni, sempre più persone si muovono attraverso la città in modo sostenibile scegliendo di utilizzare i mezzi pubblici o la bicicletta. L’illustrazione vuole mostrare un nuovo modo di vivere la città che si apre a nuovi punti di vista di cui non potremmo godere nel mezzo del traffico”. 

«Mio padre è un artigiano, artigiano orefice, già mio nonno faceva argenteria. Io lavoro anche con la serigrafia, sono artigiano in quel senso. Usare le mani è importante: se non sai usare gli strumenti di base non ci arrivi neanche a usare gli altri, pure nel disegno, nel disegno digitale soprattutto se non c’hai una base pittorica viene difficile usare quel tipo di media nella maniera corretta. Spesso si dice “va beh, che ci metti, lo fai con la tavoletta grafica”

Ho studiato illustrazione per l’infanzia alla Scuola Romana di Fumetto, in realtà prima facevo i graffiti. Penso di aver iniziato così, un giorno ho visto un disegno e ho detto “ammazza che figo”.
Ho sempre disegnato sempre, sempre, sempre disegnato.

Con quest’opera in particolare volevo rappresentare Roma com’è adesso, le possibilità che ti offre momento. Lo sappiamo tutti: non è una città ipertecnologica, non c’è la giusta cura che merita una metropoli del genere. Prendiamo un quartiere come questo, Monti, è centrale eppure è pieno di ‘sti rattoppi di cemento, cose del genere e questo comunque sta sparso su vasta scala su tutta Roma è un peccato, Roma è una città piena di arte.»