Compleanno: un rituale che ha qualcosa di magico e porta con sé tanta aspettativa. Su noi stessi, sulla celebrazione, sul tempo che verrà. Ogni anno è come una piccola rivoluzione, una nuova pretesa, un nuovo inizio. I trenta sono davvero un traguardo? Come saremo il giorno dopo averli festeggiati?

“Non si comprende mai la parola giovinezza prima dei 30 anni”.

Ci ho sempre pensato, me lo sono sempre chiesto come sarebbero stati i miei 30 anni. Come sarebbe stato il mio compleanno, sì, il mio trentesimo insomma.

Ciao, scusate l’entrata un po’ frenetica, un po’ istintiva. Sono Christian, e questo racconto parla dei miei trent’anni.

Ad ogni compleanno ci si immagina sempre la festa sia migliore di quella dell’anno precedente, e il mio intento per quest’anno era di superarmi. Cercavo qualcosa di diverso per i miei 30 anni, ma niente sapeva addolcire la pillola, anzi, ogni scelta sembrava aumentasse le mie ansie.

Ci penserò quando succederà, mi ripetevo in continuazione, cercando di rimandare più lontano possibile il giorno del mio compleanno. Questo, sia per non prendere una scelta sia per allontanare sempre più il fatidico giorno: l’addio dei 20.

Scattano i 29 ed il count – down inizia.

II giorni scorrono veloci, come granelli di sabbia, anzi, mi accorgo che le giornate sono più corte del solito. Quei granelli di sabbia rimbombano nella mia testa e fanno eco, sono pesanti come macigni. Pensavo che la fine dei vent’anni fosse come non sbagliare strada. Impossibile farsi del male, anzi, dovrebbe essere come trovare parcheggio sicuro nel tuo spazio di mondo. Sì, pensiamola così, giusto per non renderci conto che si entra nel mondo dei grandi.

“Dove sono finiti quei momenti in cui il tramonto durava più di 20 minuti?”

Insomma, stavo dicendo che dopo aver compiuto i miei 29 anni ho iniziato a pensare al modo di festeggiare il mio trentesimo.

Facciamo un piccolo passo indietro, vi racconto cosa succede a ogni mio compleanno.

Ogni volta la storia è diversa, festeggio questo giorno in modi totalmente differenti tra loro. Le ho vissute tutte: dalle classiche feste con gli amici ai giri in limousine. Ma questa volta la storia deve essere totalmente diversa dalle altre: sono 30! Ho bisogno di ricordarlo, di condividerlo veramente.

Ho iniziato a setacciare i diversi motori di ricerca per scovare idee innovative per festeggiare al meglio il mio trentesimo.

Risultato? Tanta confusione.

Consigli su addobbi, temi, ma niente di tutto questo riusciva ad emozionarmi veramente.

Nella mia ricerca mi sono imbattuto anche in qualche pop – up divertente :

Festeggia il tuo compleanno in Giappone. Solo per te oggi tutto al 50 %

Per un secondo credo di averci fatto più di un pensiero. Mi sono immaginato il mio compleanno circondato da milioni di anime immerso in una corsa clandestina alla mario kart che sfrecciavo per le strade di Shibuya e Ginza.

Sarebbe stato un compleanno pirotecnico ma in solitaria, tanto valeva fare un viaggio in Tibet per ritrovare il mio Io interiore.

Più i giorni passavano, più aumentavano le mie indecisioni su come avrei ricordato quel giorno.

Alla fine, dopo tanta ricerca, la mia idea è spuntata fuori nelle ore notturne. Ed è in quelle ore che viene fuori la mia parte più creativa e malsana, non fraintendetemi, la notte si dorme.

Sono sempre stato attratto ed innamorato da The Factory. La ‘fabbrica’, come veniva chiamata, era il luogo in cui Andy Warhol creava la sua magia ed era un punto di ritrovo comune. Pensate, ne sono talmente tanto innamorato che una volta misi del cellophane  intorno al divano di casa mia.

Conclusione? Mia madre mi ha sbattuto fuori di casa.

Per un istante stavo immaginando la mia festa come la trama uscita dalla penna di Fitzgerald o di Thackeray. Stavo proiettando il mio personaggio  in quello del “Grande Gatsby”, quanti di noi l’hanno amato?

Quindi, la mia festa doveva avere lo stile stile artistico della Factory ma allo stesso tempo mantenere unicità, trasgressione degli scritti di Fitzgerald.

” E così andiamo avanti, barche contro la corrente, incessantemente trascinati verso il passato”.

Tutto ciò che sapevo di quella dimensione lo avevo letto nei libri. Da lì venne l’idea: non essendo nato in quel mondo, forse avrei potuto entrarci, interpretandolo. Avevo approfondito e visto molto in questi ultimi anni, ma avevo bisogno di materiale più specifico per completare l’opera. Dovevo documentarmi di più. Dopo aver visto ritratti su ritratti e sfogliato numerosi book, la mia idea era compiuta.

Le risposte erano arrivate, la mia idea anche. Ovviamente il tutto doveva essere rielaborato in una chiave futura, una chiave più attuale mantenendo sempre uno spirito incline alla pop – art. Soprattutto dovevo trovare persone che avevano la mia stessa voglia ed interpretazione di arte mista al divertimento.

Volevo che gli invitati entrassero nella mia vita, ascoltassero le mie stesse melodie, guardassero con i miei occhi e sentissero quel brivido che sento io quando sono all’interno di uno shooting. Passione, divertimento e condivisione sono le parole che ripeto sempre ad ogni esperienza.

La mia festa doveva essere questo : divertimento, spensieratezza ed un mix di emozioni da far ricordare ai presenti quel giorno. Un qualcosa di surreale ed unico.

” Delle volte la luce è così abbagliante e forte che vedi solo quella. In altre occasioni, le nubi sono così nere che ti divorano e sembra che il cielo non possa schiarirsi più. Ma quando il sole splende mentre la pioggia cade, può apparire un arcobaleno, un pò dolce, un pò amaro. Quasi al sapore di caffè misto con il latte”.

Così sono arrivati i miei 30 anni e con questi la mia festa, che è stata effettivamente diversa dalle altre. Un evento in cui ho racchiuso in un solo momento tutte le mie passioni.

E`stata una fusione di tutto: la fotografia, la musica, la scrittura, il set, gli eroi e le patatine.

Alla fine è solo un altro anno in più e già oggi che è arrivato, mi domando:

“Come sarà la prossima festa?”

Non crescerò mai. E`chiaro.

Un grazie speciale a tutti i partecipanti di questo lavoro, che non scorderò mai.

Art Director : Christian Degennaro

Photo : Simone Peroni

Stylist : Giulia Conti

Location: Roma Smistamento

L’autore
Nicholas
Ottavia
Alessandro
Giulia
Adriana
Roberta