Donne tra le pagine – Nel mese della festa della donna, ricordiamo le cinque delle tante donne che fanno innamorare lettori dall’antica Grecia ai nostri giorni.

#1 Antigone (Antigone)

Antigone è la donna che lotta, che va contro un potere che va con la legge della terra, lei sostiene la legge degli dei, l’ideale che va oltre il pratico. Si alza in piedi, Antigone. E combatte per suo fratello, anche se questo significa la morte.

Ma io non sono nata per unirmi a chi odia, ma a chi ama!

#2 Eveline (Gente di Dublino)

Dobbiamo immaginare l’opposto di Antigone, per capire Eveline. La prima si alzava di fronte a tutti, questa seconda si siede. Sa di doversene andare, sa di dover scappare, sa di aver trovato un senso alla sua vita nella fuga, eppure non va. Si sente soffocare, e si ferma. Eveline è ognuno di noi ogni qual volta ci arrendiamo. E’ l’accettazione, nell’accezione più triste possibile.

Tutti i mari del mondo le si infrangevano sul cuore. E lui la trascinava dentro, la voleva annegare. Con ambo le mani si aggrappò al parapetto di ferro.

#3 Emma Bovary (Madame Bovary)

Emma è la donna che spera, fino ad illudersi. Da lei il bovarismo, da lei l’illusione letteraria. Emma Bovary era quello che ora è quasi un clichè della letteratura, oltre che una perfetta rappresentazione della realtà. E’ la donna che cerca l’amore letterario dei libri da lei tanto amati in uomini che sono tanto  negativi quanto lei li vede meravigliosi. Superare ostacoli, essere forti, per vivere l’illusione.

Entrò nella cucina della locanda con la gola stretta, le gote pallide e quella determinazione dei codardi che nulla può fermare.

#4 Elisewin (Oceano mare)

Elisewin è colei a cui vivere non è permesso, ma lotta allo stesso modo. E’ quella che si alza più di tutti, oltre gli ideali di Antigone, oltre l’illusione di Emma, mai come Eveline, Elisewin lotta nella consapevolezza di non poter vincere. Un personaggio che fa innamorare quanto soffrire.

Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c’è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio. Ce la farò, vero?

#5 Clarissa Dalloway (La signora Dalloway)

Premetto che avevo deciso di non inserirla, dato che La signora Dalloway è presente in quasi ogni mio articolo, ma non ho resistito, potuto, come volete.

Clarissa Dalloway non si alza, non si siede, non lotta, Clarissa Dalloway c’è, e questo le basta per lottare, sedersi e alzarsi, quando deve alzarsi, sedersi o lottare. E’, c’è, esiste e continua a farlo. Ama la vita e quindi la vive, la ama tanto da averne paura ma continua a viverla. Clarissa è il continuare a vivere, il resistere, la forza sopra ogni altra.

“Vengo,” disse Peter, ma rimase seduto un altro momento. Che cos’è questo terrore? che cos’è quest’estasi? pensò tra di sé. Che cos’è che mi riempie di una tale straordinaria emozione?

È Clarissa, disse.
Perché, eccola, era lì.