Officina Pasolini – durante il Rinascimento in Italia si contavano numerose botteghe dove si mescolavano, in un intreccio virtuoso e inestricabile, saperi e amore per l’arte e la cultura. Partendo proprio dal modello rinascimentale si sta affermando, a Roma, Officina Pasolini, un laboratorio di alta formazione artistica voluto dalla Regione Lazio.

Inaugurata nel 2014, Officina Pasolini è un progetto promosso dalla Regione, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre, il Conservatorio Santa Cecilia e Laziodisu.
Nel giro di un anno ha riscosso così tanto successo da diventare biennio e attirare l’attenzione di tantissimi giovani che desiderano studiare in uno degli indirizzi – Canzone, Teatro e Arti Multimediali – a titolo gratuito.
Non si tratta di una scuola tradizionale ma di uno spazio in cui convergono competenza e passione, dove a coordinare le tre sezioni didattiche sono tre professionisti del mestiere come Tosca, Massimo Venturiello e Simona Banchi.

Officina Pasolini non è solo luogo di insegnamento ma un vero e proprio incubatore di creatività, dove i ragazzi hanno un ambiente ideale e la libertà per esprimere se stessi.
Noi di The WalkMan abbiamo avuto il piacere di trascorrere una giornata all’Officina Pasolini, in occasione dell’interessante tavola rotonda sui Talent e sugli effetti che hanno sui giovani artisti. Non è stato solo piacevole parlarne con professionisti dell’ambito musicale e discografico, come Niccolò Fabi, Alberto Quartana, Piero Fabrizi, Felice Liperi e Ernesto Assante, ma è stato anche emozionante vedere così tanti giovani pieni di passione, volenterosi nel farsi strada nel mondo delle Arti e pronti, tra una lezione e l’altra, a farsi travolgere dalla creatività, cantando una canzone tutti insieme o inventando sul momento piccoli spettacoli teatrali.

Un posto di cui si sentiva il bisogno a Roma, dove spazi come questo, che uniscono la creatività dei più giovani con la passione e la saggezza di grandi artisti, riqualificano il tessuto cittadino, dando opportunità alle nuove generazioni e generando nuove relazioni sociali.

Il nome, dunque, risulta assolutamente appropriato, perché Officina Pasolini ha l’obiettivo di formare artisti capaci di destreggiarsi in tutte le forme d’arte, da quelle elitarie a quelle più popolari, mischiando discipline e linguaggi, e di forgiare ragazzi preparati, pronti ad affermarsi come artisti.
Dedicarla a Pier Paolo Pasolini è dunque un omaggio e un punto di riferimento, la speranza che chi sceglie di intraprendere questo tipo di percorso possa imparare in maniera libera e consapevole.