Inès Longevial è una giovane pittrice basca, che tocca la tela con pennellate ampie e calde per esplorare l’animo femminile e sensuale.

Tra i riferimenti di Inès Longevial, sia compositivi che cromatici, troviamo Picasso e Almodovar accanto a Rodin, Camille Claudel, agli occhi nudi di Modigliani e a Frida Khalo. Perché anche per Inès, come per l’icona messicana, la pittura è come un mezzo che le permette di mostrare ciò che prova.

“La pittura è un luogo di rilascio. Ad esempio la mia collezione di autoritratti è nata da un periodo in cui non dipingevo molto, durante il quale volevo rimanere a letto tutto il tempo. Ho lavorato su coperte, tessuti, come legami da slegare”

Inès Longevial. Gli inizi e le collaborazioni

Inès nasce nel 1990 in Francia, nei Paesi Baschi, e cresce accanto ad una madre pittrice, che la incoraggia a disegnare. Dopo una laurea in Grafica e Arti Applicate, all’età di ventitrè anni si trasferisce a Parigi. Nella capitale francese, attraverso una rete di amici e conoscenze, si fa conoscere inizialmente come illustratrice per il nascente bar L’Isolé a Pigalle, che la introduce ad un pubblico e a una committenza più ampi e di prestigio.

Nike, Amélie Pichard, Levi’s, Fred Perry sono solo alcuni dei marchi per i quali Inès Longevial ha prestato il suo pennello. Scelte affrontate dall’artista con cura e rispetto, per dare credito e importanza ai nomi che l’hanno chiamata e per affrontare, con loro e attraverso loro, il tema delle mille sfaccettature dell’animo femminile. E anche dell’apertura a molteplici punti di vista e contaminazioni creative.

“Attraverso i miei ritratti, voglio esprimere sentimenti nei quali le persone possono riconoscersi. Mi piace lavorare sulla pelle e le sue infinite sfumature, enfatizzando forme carnose come mani forti.”

Inès Longevial. Temi e ricordi

Inès dipinge prevalentemente autoritratti a olio. Ingigantiti, scomposti, dettagliati, essi rappresentano per l’artista un modo per riflettere sul tema dell’amore e della sensualità.

Caratterizzati da pennellate ampie, piatte e calde, come la sua terra d’origine, i dipinti di Inès Longevial delineano corpi sinuosi dalle ombre caleidoscopiche. I colori poeticamente mischiati conducono lo spettatore in un tempo sospeso, ipnotico e mistico. La pelle e le sue sfumature sono indagate dalla sapiente mano dell’artista con insistenza, come se volesse scavare nel fondo di questa corazza che custodisce il sentire vero.

“Sento che tutto ciò che possiamo dire sulla pittura è molto banale. C’è qualcosa di duraturo, come un segno che ti lasci alle spalle.”

Inès Longevial. Il bianco, il nero e il profumo di fiori

Così carnosi e sfumati, gli oli di Inès Longevial nascono tuttavia da schizzi e bozzetti in bianco e nero in un ambiente isolato e intimo, come il suo appartamento parigino o la casa di famiglia in campagna. Luoghi del cuore e della protezione, ma dai quali deriva la predilezione per le tinte calde e per i fiori, che abitano le sue tele proprio come in un reale ambiente domestico.  

Sarà forse per questo che Inès vorrebbe vedere le sue tele appese in un luogo pieno di vita, piuttosto che in una stanza pulita? Su una piattaforma della stazione, per esempio, dove la dimensione del viaggio si fa concreta.