La tecnologia è entrata in modo prepotente in ogni settore della nostra economia e non soltanto. Le aziende di ambiti molto diversi si sono abituate a utilizzare sistemi informatici e piattaforme digitali nelle proprie attività. 

E anche le persone hanno sperimentato i vantaggi della tecnologia nella vita quotidiana: i nuovi dispositivi intelligenti (smartphone e tablet), insieme alla connessione veloce diffusa, permettono la fruizione su larga scala di tantissimi contenuti, anche culturali. Si pensi alle opere d’arte di musei visibili nelle visite virtuali 3D, così come ai libri elettronici e alla musica digitale.

Ciò ha aperto delle importanti questioni relative alla sicurezza informatica e alla difesa della privacy online: il Web liberamente accessibile nasconde delle insidie per i nostri dati e può mettere in pericolo le informazioni personali condivise quotidianamente in rete.

Come difendere la privacy online e navigare liberamente?

Se oggi vogliamo ascoltare della musica o un audiolibro mentre viaggiamo possiamo farlo grazie alle app e alla connessione WiFi pubblica largamente diffusa. Ma per godere dell’esperienza, dobbiamo fare in modo che sia sicura. Come ci si difende dai pericoli del Web? Con una tecnologia speciale: la VPN (acronimo di Virtual Private Network). 

La VPN è uno strumento che protegge la tua attività online perché nasconde l’indirizzo IP. Come sai l’IP (Internet Protocol) è come un indirizzo postale online: permette al tuo provider di servizi Internet (ISP) di monitorare la navigazione, registrando la posizione e tracciando le informazioni condivise e i dati scaricati. Che fine fanno questi dati? Nella migliore delle ipotesi sono protetti per legge secondo il regolamento GDPR. 

Non sempre però va così e sempre più frequentemente si sentono notizie relative alla vendita di dati online, così come sono all’ordine del giorno i furti di identità digitali.

Ecco come può aiutare la VPN. La rete privata virtuale da un lato nasconde l’IP mascherando quello del tuo device con quello del server remoto scelto e dall’altro crea una connessione sicura, attraverso un tunnel crittografato che mantiene protette le informazioni navigazionali e transazionali.

Esempi di fruizione libera e sicura dei contenuti culturali con una VPN

Gli e-reader sono la nuova versione digitalizzata del vecchio libro stampato. Comodi e pratici ci consentono di portare con noi una libreria degna della Biblioteca di Alessandria. Eppure, nemmeno i libri elettronici sono esenti dal tracciamento: i produttori di dispositivi, siano essi Kindle oppure Kobo, analizzano il tempo di lettura, cosa si evidenzia nel testo e dove si utilizzano gli e-reader. Insomma, una VPN in questo caso mantiene la lettura privata e conserva le informazioni personali in tuo possesso.

E che dire della musica? Oggigiorno l’industria musicale non può più fare a meno del Web e delle grandi piattaforme specializzate come YouTube Music, Vimeo e, ovviamente, Spotify. Ancora una volta la tecnologia viene in soccorso degli utenti che hanno a disposizione sterminati cataloghi di tracce musicali. Ma è proprio così? Non esattamente. Le licenze di uso delle app sono spesso sottoposte a vincoli di geolocalizzazione, ciò fa sì che quello che si può ascoltare e/o scaricare in Italia non è uguale a quello che si ascolta in UK e viceversa. 

Conclusione

La VPN ha un duplice vantaggio: da un lato tutela la sicurezza dei dati durante il download e l’ascolto (come spiegato sopra) e dall’altro, attraverso l’IP nascosto, ti permette di mantenere al sicuro la privacy personale rispetto alle scelte e ai gusti personali, per evitare che questo tipo di informazioni possano cadere in mani sbagliate.