Gaetano Pesce è un figo. Guida indiscussa del design radicale, ha saputo discutere la convinzione che vorrebbe far coincidere la produzione in serie con la produzione di oggetti tutti uguali.

Nato nel 1939 a La Spezia, Gaetano Pesce si laurea in architettura all’Università di Venezia e comincia la sua carriera di architetto, designer, scultore e pensatore collezionando traguardi e progetti in ogni angolo del pianeta. Il suo modo di concepire e fare design ha rivoluzionato l’approccio alla disciplina, caricandola di nuove capacità e di nuovo fascino.

Confrontarmi platonicamente con questo grande maestro mi ha portato a maturare una personale idea di design che ormai non può prescindere da alcuni importanti insegnamenti che la carriera e la vita di Gaetano Pesce mi hanno suggerito.

1) Fai Politica

Ogni occasione creativa è l’occasione giusta per dire la tua: l’espressione delle idee non conosce solo il canale delle parole. Sfrutta la possibilità di progettare per prendere posizione.

La poltrona della Serie UP disegnata da Gaetano Pesce per C&B nel 1969 è una critica alla condizione della donna di quegli (ma anche di questi) anni. Nel 2019 a Milano, in occasione del Fuorisalone, in Piazza Duomo è stata eretta un’installazione monumentale ispirata all’oggetto-icona del design radicale italiano.

2) Divertirsi è una cosa seria

Assicurati, nel processo progettuale, di difendere la dimensione legata al piacere creativo, lascia che le forme e le gestualità si facciano guidare anche da obiettivi ironici, corri il rischio di essere ridotto a demiurgo di frivolezze da chi non sembra in grado di apprezzare l’importanza della leggerezza.

L’espressione di questa attitudine è palese in tutti i progetti di Gaetano Pesce, ma ce n’è uno in particolare, “Pesce Trullo“, che potrebbe esserne il manifesto.

3) Guarda il mondo ogni giorno come fosse la prima volta

Ovvero sii curioso. Tempo fa ho trovato su Instagram un video caricato da Alisa Maria Wronski che ritrae il designer assorto nel guardare l’esibizione di Lady Gaga ai WMA con scritto “@gaetano.pesce enjoying the performance”

Ogni universo vanta ricchezze sorprendenti in cui addentrarsi per dar vita all’ibrido e quindi al nuovo. Esci dalla tua comfort zone e stupisciti!

4) Goditi il viaggio

Chi fa design lo sa: incastrarsi nella definizione troppo chiara di un obiettivo, spesso, significa perdere in partenza, o meglio: sapersi abbandonare al fascino di ciascuna fase progettuale moltiplica le possibili soluzioni e porta all’ottenimento di un risultato che sarà memore di imprevisti, domande inedite e altre storie e quindi più ricco e prezioso.

Impara ad apprezzare il processo senza preventivare tutto, concediti una pausa quando ti serve e impara a “fallire”.

5) Non seguire regole che non esistono

Non sentirti vincolato dal terrore di fare male perché, spoiler: nel design non ci sono regole, anche ciò che sembra definito e definitivo in realtà non lo è. Questo precetto, che probabilmente è il più difficile da seguire, racchiude in sé gli altri quattro. Senza convincerti del fatto che possa riuscirci solo chi confida nel genio individuale, impegnati a pensare fuori dagli schemi facendo politica, divertendoti, essendo curioso e godendoti il viaggio.

Sorprenditi accorgendoti di quanto facile sia decidere di distruggere vecchie convinzioni (non è vero che una sedia ha quattro gambe).