East è un progetto fotografico di Benedetta Ristori, fotografa romana andata alla ricerca dei segni lasciati dal socialismo nei paesi che lo hanno vissuto.

Benedetta Ristori è una fotografa romana, appassionata dell’architettura di Le Corbusier. Le linee geometriche e le simmetrie delle opere brutaliste degli ex stati socialisti dell’est Europa la affascinano, per questo nel 2015 parte in direzione di Bulgaria, Croazia e Bosnia ed Erzegovina, per testimoniare i segni architettonici lasciati dai regimi filosovietici e il rapporto di questi luoghi con il loro passato.
Il risultato dei viaggi in macchina verso questi luoghi è East; un progetto che è diventato un libro grazie ad una campagna di crowdfounding.

East è un lavoro in cui la fotografa romana dirige il suo sguardo verso il rapporto di questi territori con il loro passato, anche se non lo indaga esplicitamente, la sua estetica minimale si fa testimone delle strutture socialiste che venivano costruite dai regimi, memoriali che spesso venivano costruiti ai margini delle città, per testimoniare la potenza del regime. Il progetto infatti si snoda al di fuori delle città, si muove in zone rurali che sembrano sospese nel tempo, che fanno sembrare gli anni della cortina di ferro molto più recenti, e vicino a questi memoriali immortala situazioni quotidiane vissute dalla popolazione locale.
La relazione tra il passato e la vita odierna diviene la spina dorsale del lavoro, il primo espresso dalle strutture socialiste spesso fatiscenti, la seconda dalla popolazione di questi posti che a volte si relazione in maniera più nostalgica all’epoca socialista, alle volte invece lo fa in modo più distaccato. Bendetta Ristori coglie queste situazioni lasciandosi affascinare dalla semplicità delle azioni che trova davanti a sè, con la capacità di trovare in essi grazia e bellezza.

L’azione essenziale è in linea con l’estetica delle foto che compongono East, coerente con il resto della produzione dell’autrice, affezionata a soggetti decadenti e abbandonati, restituiti dal suo sguardo attraverso colori tenui e atmosfere eteree. Lo sguardo della fotografa romana è influenzato dalla fotografia americana degli anni ’70, Richard Misrach si ritrova nel modo di esplorare il paesaggio attraverso il legame con l’umano, mentre, nel cogliere l’azione quotidiana, East ricorda le fotografie “on the road” di Stephen Shore, uno degli autori principali della New topography, capace di esplorare il fascino del soggetto “banale” e non sensazionalista, indagatore della provincia americana e del rapporto, anche qui, tra l’umano e il paesaggio.

 

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