Sono i dati Istat a confermare quanto la nostra società sia ancora pervasa da barriere architettoniche. Basti pensare che, solo il 18% delle scuole, nell’anno scolastico 2018/2019, risultava completamente accessibile a tutti gli studenti. Si tratta quindi di 1 scuola su 3 e, quelle accessibili, sono principalmente collocate al Nord Italia.

Il Governo Italiano, al fine di contribuire all’eliminazione delle barriere architettoniche, ha previsto, fra le agevolazioni fiscali in favore delle persone con disabilità, una detrazione Irpef per la ristrutturazione edilizia degli immobili.

Cosa sono le barriere architettoniche

Con questo termine, si intende indicare tutti gli ostacoli che si frappongono fra le persone con disabilità e la loro completa mobilità. Si tratta quindi di scale, marciapiedi senza rampe idonee all’utilizzo della carrozzina e altre ancora.

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, definisce quali barriere architettoniche, gli ostacoli di qualsiasi natura che impediscano la piena realizzazione dei diritti umani. L’obiettivo è quindi, quello di garantire alle persone con disabilità il diritto di vivere la propria vita a pieno. Seppur questo possa apparire scontato, siamo ancora lontani dal garantirlo.

Dal punto di vista legislativo, in Italia, ci sono diversi riferimenti normativi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche:

  • Legge n. 13/89;
  • Decreto Ministeriale n. 236/89;
  • D.P.R. n. 503/96.

Detrazione Irpef: eliminazione delle barriere

Al fine di migliorare l’accessibilità agli edifici, il Governo Italiano ha previsto alcune agevolazioni fiscali per le persone con disabilità.

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, infatti, è prevista una detrazione Irpef, a seconda dei casi, del:

  • 50%, su un importo massimo di 96mila euro, se tale importo è speso fra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2021;
  • 36% su un importo massimo di 48mila euro, per le spese sostenute dal 1 gennaio 2022.

Gli interventi per i quali è possibile richiedere la detrazione sono:

  • quelli destinati ad abbattere le barriere architettoniche;
  • quelli che prevedono la realizzazione di strumenti che abbiano il fine di aumentare la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità, come per esempio i montascale.

Agevolazioni: superbonus 100%

Chi decide di effettuare dei lavori di ristrutturazione edilizia al fine di eliminare le barriere architettoniche esistenti, può usufruire del cosiddetto superbonus 100%. La misura, è stata introdotta con il Decreto “Rilancio”, in data 19 maggio 2020.

Per poter usufruire del bonus, ci sono però delle precise condizioni come, per esempio, il fatto che i lavori di abbattimento delle barriere debbano essere svolti insieme a quelli di isolamento termico.

Chi possiede i requisiti per usufruire del superbonus può:

  • accedere direttamente alla detrazione;
  • ricevere uno sconto in fattura da chi realizza gli interventi;
  • cedere il credito ad un soggetto terzo.

Detrazioni fiscali per ausili al movimento

Così come anticipato in precedenza, le persone con disabilità possono accedere a delle agevolazioni fiscali per abbattare le barriere architettoniche che impediscono loro di muoversi liberamente.

Per esempio, considerando l’acquisto di un montascale, al fine di garantire una maggiore e migliore mobilità della persona, si può accedere ad una detrazione Irpef del 50%. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 96mila euro. Viene restituita, poi, alla persona che ne ha diritto, in 10 anni, con quote annnuali dallo stesso importo.

Conclusioni

Leggendo l’articolo, si comprende quanto possa essere difficile, ancora oggi, per le persone con disabilità, godere a pieno dei propri diritti. L’eliminazione delle barriere architettoniche è solo il primo passo, necessario, per promuovere uguali diritti per tutti.