Cos’è reale? È questo il passato, il presente o il futuro?

Questi gli interrogativi che guidano il visitatore in X-ENIAC il progetto di Gabriele Larcher curato dal Manifesto delle Visioni Parallele in collaborazione con Osmosi che si materializza nell’eclettico mondo del Contemporary Cluster sabato 25 gennaio. Un viaggio nel tempo, nell’umanità, un viaggio ascendente che parte dal sottosuolo per raccontare la storia di Xenia che dal lontano 1300 approda piena di speranza nell’odierno e distopico 2020, scoprendo un nuovo presente non meno spaventoso del suo nativo medioevo, lo sarà soltanto in un’altra dimensione, una dimensione fittizia, ignota e ingannevole, il regno digitale.

Il percorso inizia dal basso, dal cave, ventre del contemporary cluster, una caverna scavata nella pietra, un ritorno alle origini che sono a loro volta mutate, plasmate da un presente surrogato.

Un cyber inferno in cui è diventato impossibile scindere la realtà vera da quella virtuale, la carne resiste ormai solo grazie alle macchine, ne fa parte, le completa.

Tre episodi performativi proiettano capi della capsule collection X-Eniac nel primo step del loro passaggio tramite il medium tecnologico.

Al primo piano la terra di mezzo, un purgatorio in cui la presentazione di Bellissimo Zine rifiuta la finzione e le piattaforme del web, un esempio crudo e autentico di resistenza all’iperconettivita. 

Salendo raggiungiamo l’ultima tappa del viaggio, la sala quadrata, la dimensione più alta di questa transizione, qui nulla è una certezza, la concretezza degli abiti esposti, la loro matericità, la versione reale di ciò che fino ad ora era stato solo un fotogramma, non vi è più però dialogo con la figura umana, non c’è posto per lei qui e ci pone davanti ad uno dei quesiti iniziali, cos’è reale?

L’evento inizierà alle ore 19:00 e prevede l’ingresso libero registrandosi su Eventbrite.