Carovita e Covid: un binomio critico, che ha pesato fortemente sulle tasche degli italiani.                                                                                                                                              A subire i tagli di spesa del bilancio familiare sono stati soprattutto lo svago, l’intrattenimento, i viaggi e tutti quegli extra che non rientrano nei beni essenziali. 

Questo non significa che le persone abbiano rinunciato del tutto ai benefici del divertimento, anche perché il lockdown ha alimentato le attività online e ha dato vita a una nuova utenza digitale che piano piano ha incluso – per forza di cose – anche i più restii alla tecnologia.           

Gli operatori dell’entertainment, dal canto loro, hanno cavalcato l’onda dell’esigenza collettiva: le proposte della Rete hanno iniziato a sostituire, in parte, le attività in presenza. E il marketing degli sconti e delle promozioni ha fatto la differenza, trainando settori che, ora, sembrano in parziale ripresa.Prendiamo uno dei simboli dello svago, da sempre: la vacanza, il viaggio, la gita fuori porta, la visita al museo

Tutte esperienze che per un po’ hanno dovuto fare i conti con lo stop dovuto agli spostamenti e alla chiusura delle strutture: alcuni si sono dovuti accontentare dei tour virtuali nei musei – e la tecnologia immersiva ha fatto la sua parte – mentre adesso, ad andare per la maggiore sono i coupon sconto per prenotare viaggi, alberghi e ristoranti.

Oppure biglietti per il cinema a prezzi ridotti, anche questi presenti nei portali che raggruppano le offerte di couponing (come Groupon, e altri): sì, perché anche l’esperienza del grande schermo ha risentito delle chiusure – come delle limitazioni delle mascherine e del Green Pass – e oggi tornare in sala spendendo meno è un buon modo per ricominciare. 

Nel frattempo, durante il lockdown, gli italiani hanno colmato questa mancanza ricorrendo ai servizi di tv in streaming, ma anche a quelli con contenuti musicali, film, documentari, serie TV, canzoni e programmi di intrattenimento. Le offerte degli operatori non sono mancate, sia con gli sconti sugli abbonamenti che con i pacchetti combinati per le esigenze di tutta la famiglia a prezzi ridotti (tipo il classico “calcio + cinema” o “film + cartoni”).       

La prova gratuita del servizio per un certo periodo di tempo, prima del rinnovo a pagamento, ha permesso inoltre di accedere ai palinsesti di Youtube Music Premium, Amazon Prime, Mediaset Infinity + e altri operatori, senza una spesa iniziale: un’operazione di marketing, certo, ma anche un vantaggio per gli utenti, soprattutto per quelli indecisi o con poca disponibilità di spesa.

Queste stesse dinamiche si sono manifestate anche in un altro settore pesantemente investito dalla crisi Covid, quello del gioco pubblico. Quando le saracinesche di casinò e sale da gioco si sono abbassate, tanti appassionati si sono riversati nel canale a distanza, che è cresciuto in modo consistente. Anche in questo caso gli operatori concessionari hanno amplificato le proposte di palinsesto, ma anche le tipologie di benvenuto, come i bonus senza deposito, che corrispondono un po’ alle prove gratuite, con la differenza che l’oggetto della prova per chi si registra sono le slot o gli altri giochi della piattaforma.

Dai casinò al videoludico, il passo è breve. 

Giochi trial, versioni demo a tempo, giochi gratuiti rilasciati periodicamente da app e piattaforme di riferimento per gli appassionati dei games, come Multiplayer e Amazon Prime Gaming: le occasioni di divertimento per gli internauti non sono mancate, e continuano a caratterizzare una proposta della Rete, anche perché, se si pensa all’intenzione delle aziende, sono un modo utile e di sicuro ritorno per conquistare nuovi utenti. 

La concorrenza, dopotutto, nel settore, è piuttosto spietata, e ogni incentivo o promozione può rappresentare un punto di vantaggio per avviare quel meccanismo di marketing chiamato “fidelizzazione”.

La ripresa, parziale, dopo le riaperture, ora continua ad essere in parte portata avanti dalle occasioni di risparmio dell’e-commerce e dei servizi online, che però non escludono le attività terrestri.  

Coupon e buoni sconto scaricati da Internet o dalle app si possono infatti anche spendere per cinema, ristoranti, alberghi, corsi di ogni genere. Anche i corsi, infatti, dalla fotografia al fitness, sono molto gettonati online.

Pensando ai professionisti del settore, ma anche alle esigenze di risparmio delle persone, il metodo dell’affiliazione a gruppi di acquisto online può essere un vantaggio per fare incrociare domanda e offerta, grazie all’intermediazione del web, che ormai, visti i trend, sembra inevitabile.