Street Art Roma –  La Capitale conta più di trecento opere d’arte urbana, liberamente fruibili dai cittadini e dai viaggiatori. La rinascenza dell’arte a Roma, negli ultimi anni, si fissa sui muri della città.

Street Art Roma | La Città Eterna è un museo a cielo aperto. Da tempo, questa definizione vale non solo per il patrimonio archeologico senza eguali, ma anche per i più di trecento capolavori di arte urbana fioriti a Roma nel corso dell’ultimo decennio. La Città Eterna è un’opera d’arte completa. I piani di riqualificazione urbana passano adesso per nuovi centri nevralgici. Protagoniste di questo rinnovamento sono le periferie o le ex zone industriali romane. Luoghi per lungo tempo lasciati all’incuria assumono oggi un nuovo valore estetico e artistico. La città oggi conta moltissime opere d’arte urbane (se ne contano più di trecento); di seguito la lista delle più significative secondo noi di TWM.

Street Art Roma Quadraro – Nido di vespe

Il quartiere Quadraro, nella periferia sud-est della città, è stato uno dei primi luoghi interessati da interventi urban significativi. Lo street artist David Daivù Vecchiato ha creato, nel 2010, il progetto M.U.Ro, che eleva tutta la zona a museo a cielo aperto. L’opera più significativa in zona è sicuramente Nido di vespe, realizzata da Lucamaleonte. “Nido di vespe” era, infatti, il nomignolo del quartiere dall’anima antifascista, durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Nido di vespe, di Lucamaleonte

Street Art Roma Ostiense – Blu

Ostiense District è il progetto di riqualifica del quartiere Ostiense. Zona industriale d’avanguardia agli inizi del Novecento, è poi caduta in disuso. Recentemente, grazie a tale progetto, vive un momento di riqualifica, grazie agli street artists di fama internazionale che qui sono intervenuti. Qui è Blu il principe della Street Art. Troviamo tre opere dell’artista, di cui una è tra le più significative e suggestive di tutta la città. Anzitutto opera sulla facciata del centro sociale Alexis. Poi, in via della Vasca Navale, la facciata dell’ex Cinodromo. L’opera è una sorta di allegoria di denuncia nei confronti del cattivo governo. L’intervento più grande è però in via Ostiense, all’angolo con via del Porto Fluviale: Blu ha dipinto le quattro facciate dell’ex Caserma Vettovagliamento. L’opera è multitematica e variegata. L’aspetto più apprezzato dai cittadini è certamente la teoria di enormi volti colorati che caratterizza le tre facciate del complesso.

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Facciata del centro sociale Alexis
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Facciata dell’ex Cinodromo

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Due diverse visioni dell’ex Caserma Vettovaglie; uno scorcio, e i volti sulle facciate

Street Art Roma Lungotevere – Triumphs and laments

L’arte urbana non è esclusiva delle periferie. Lungo l’argine del Tevere, infatti, da ponte Sisto a ponte Mazzini, William Kentridge ha realizzato Triumphs and laments. Questo fregio lungo 500 metri rappresenta diversi momenti della storia della città, dall’antichità ad oggi. Come suggerisce il titolo, vi sono narrate grandi vittorie e grandi sconfitte. L’opera è la più impegnativa mai realizzata dall’artista sudafricano ad oggi. La tecnica con cui è stata realizzata è sorprendente. I disegni, infatti, sono ottenuti dalla pulitura selettiva della materia organica e non che si è depositata, nel tempo, sul muro dell’argine.

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Tre diversi scorci di Triumphs and laments

Street Art Roma Centocelle – Forte Prenestino

Il Forte Prenestino è uno dei luoghi underground della città più affascinanti. Oltre a godere dei numerosi eventi che il centro sociale organizza, merita l’attenzione anche per le decorazioni murali di cui si fregia. Le due gallerie del Forte presentano interventi di diversi artisti, sono illuminate di un suggestivo rosso. Ma quasi tutti i muri del centro sono occupati da murali. Gli stili sono variegati e differenti, tutti gli interventi hanno un intrinseco valore sociale oltre che decorativo.

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Un’opera di Aladin Hussain Al Baraduni, al Forte Prenestino
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Carlos Atoche

Street Art Roma Tor Marancia – Big City Life

La naturale conclusione di questa rassegna non poteva che essere il progetto Big City Life, ideato da 999Contemporary. Nel 2015, ha ridato vita a un intero comprensorio del quartiere Tor Marancia. Sono ventidue le opere d’arte monumentali realizzate in tale contesto. Venti artisti internazionali hanno lavorato dall’8 gennaio al 27 febbraio per rimuovere il grigiore delle undici palazzine del comprensorio di via di Tor Marancia n°63. Ogni murale ha una natura formale e semantica legata all’edificio che li ospita. Sono ispirati da episodi legati all’esistenza di e in quello specifico edificio. L’intervento degli artisti ha trasformato il complesso residenziale in una realtà museale unica. Il progetto è, inoltre, stato selezionato alla Biennale di Architettura di Venezia del 2016.

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Un’immagine d’insieme dei murali a via di Tor Marancia, 63

Questa proprosta, naturalmente, non è esaustiva. Roma offre una molteplicità di altre opere d’arte urbana in ognuno dei suoi quartieri periferici. L’amministrazione ha cura di tali progetti, li incoraggia e ne promuove di nuovi, in un continuum di migliorie per i suoi cittadini e i suoi ospiti.