Paolo Raeli è un fotografo giovanissimo, nato a Palermo. In Sicilia, e fuori dalla sua isola, fotografa la sua giovinezza insieme ai suoi amici.

Paolo Raeli ha paura di dimenticare quello che gli accade intorno, per questo lo fotografa continuamente.
Italodanese, nato a Palermo e poco più che ventenne, ha già vissuto a Roma e Copenhagen, fotografando anche a Milano e Berlino. In questi luoghi ha nutrito la sua esigenza di documentare, attraverso la macchina fotografica il tempo passato con i suoi amici più cari, le sue fotografie sono un alternarsi di volti e situazioni che raccontano una vita vissuta a pieno, una vita che sembra quasi un film (andate a dare un’occhiata al suo profilo Facebook e provate a dire che non notate la somiglianza con Steve O’Connor Després, l’adolescente protagonista di Mommy di Xavier Dolan) ma, per sua stessa ammissione, non lo è. Come è normale che sia, le sue giornate si compongono anche di momenti meno interessanti, solo che non vengono immortalati, proprio perchè il suo interesse è, per l’appunto, documentare le parti più interessanti della sua giornata, quelle che vale la pena ricordare.

Per fare questo Paolo Raeli si rifà ad un’estetica molto vicina alla pellicola, aggiunge il suo tocco personale facendo virare le sue immagini su tonalità lilla, è frequente la presenza di grana, che diventa uno stilema del suo linguaggio, oltre ad essere tecnicamente coerente con le ambientazioni serali delle sue fotografie. Scorrendo le sue fotografie si inizia a familiarizzare con il suo approccio; questo non consiste nell’andare alla ricerca della composizione perfetta o della nitidezza e della pulizia tecnica a tutti i costi, l’unica cosa che conta è immortalare il momento, la situazione, vissuta in prima persona, da ricordare, come un adepto del Carpe Diem teorizzato da Henri Cartier Bresson, solo più giovane e sregolato.

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