Edoardo Tresoldi – Intessere una profonda e intima relazione con il luogo, ascoltarlo, percepire l’invisibile che sta dietro al visibile, cercare di entrare in contatto con quel piccolo frammento di Terra, dare significato ad ogni singolo spazio che porta con sé i segni di ciò che esso vuole essere o divenire, ecco progettare significa anche questo.

Non più colate di cemento che sommergono ogni superficie libera, o palazzi in vetro oscurati, si lascia spazio alla natura con l’ultima magia di Edoardo Tresoldi ad Abu Dhabi.

Classe 1987, nato in provincia di Milano e allievo di Mario Straforini, nominato a gennaio dalla prestigiosa rivista  Forbestra i 30 influencer under 30 “ della categoria “Arts”, non smette di sorprenderci.

In collaborazione con Mootassem Elbaba e Marwan Maalouf di Designlab Experience, per ben 3 mesi si è trasferito con la sua rete elettrosaldata negli Emirati Arabi, e per la prima volta si è confrontato con la progettazione di un evento indoor.

Il giovane talento ha disegnato e realizzato le opere d’arte all’ interno di un evento per la famiglia reale di Abu Dhabi, al quale hanno partecipato circa 1.900 invitati provenienti da tutto il Medio Oriente. Un giardino assoluto di circa 7000 metri quadri, nel quale si fondono architettura e natura in un ritmo sinfonico, in cui tra gli archetipi classici e il linguaggio moderno avanguardista, ne nasce un terzo: un rapporto vivo scandito da scomposizioni visive e volumetriche nette, che trova il suo tempo nel contemporaneo.

Architetture classiche trasparenti che vivono e permettono alla natura di crescere ed evolvere dentro di esse, questi cespugli e alberi che si intrecciano tra loro, cosi invisibili e seducenti al tempo stesso, che nel contempo rendono l’uomo protagonista di questo movimento fluttuante, surreale, ed evocativo.

Foto di Roberto Conte

Alcune opere saranno reinstallate separatamente in luoghi istituzionali: università, musei e parchi della capitale degli Emirati Arabi Uniti.