Bized photozines lancia un evento per segnare i suoi due anni di attività. L’appuntamento è sabato 16 febbraio presso Inferno Store, su via Nomentana a Roma.

BiZed photozines ha uno scopo preciso: far tornare la fotografia alla sua originaria dimensione materiale. Un progetto dedicato a chi sente la necessità tattile di sfogliare e consumare usando gli occhi e la mente “come un nuovo spazio espositivo”.

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In questi due anni i due fotografi hanno iniziato stampando i loro lavori (L’obsoleto Futuribile, Liberi il paradiso non ci serve, Tevere) e proseguito pubblicando l’operato di altri fotografi, muovendosi tra narrazioni e tecniche diverse tra loro (FraMe di Michela Midossi, Senza Titolo di Edoardo de Angelis, Cabl(in)es di Luca Marchesini).Questo è il primo esperimento editoriale, dalla forte impronta diy: “fanzine per noi significa vivere la fotografia in maniera orizzontale, diretta e informale.”

Per l’occasione, l’etichetta BiZed photozines, fondata da Matias Biglieri e Michela Zedda, propone l’esposizione delle fotografie tratte da Senza Titolo di Edoardo de Angelis e una ristampa speciale di Liberi il paradiso non ci serve, il tutto inserito nell’atmosfera creata dalle sonorizzazioni di Alexia Robbio.

Senza titolo dona impatto alla forza autonoma delle immagini. La comunicazione passa pur essendoci mancanza di narratività. “Attraversando squarci di Roma, e prediligendo zone sofferte quali Corviale, Edoardo racconta più che un semplice male di vivere, una sofferente scissione e frattura tra l’individuo e l’ambiente urbano in cui, gettato, si trova a vivere. E questo freddo distacco si fa geometria architettonica nelle foto di Edoardo, il sentimento, anche se fosse quello di scissione dal mondo, non è mai personale, ma è sempre saldamente radicato all’interno del sociale. Sociale che nella fotografia di Edoardo è rappresentato dalle geometrie architettoniche della città di Roma. Riesce con semplicità ed evitando trite e ritrite retoriche artistoidi e manieriste a raccontare se stesso attraverso la città che lo circonda. Perchè non siamo nulla se non lo spazio e le relazioni che ci formano e ci attraversano. E anche laddove si trovassero scorci di natura, il forte contrasto e l’illuminazione artificiale, li rende dei prodotti del mondo urbano, interni alla stessa claustrofobia della società, e non facile fuga in un romantico mondo altro. Edoardo, attraverso la sua mancanza di narratività e di presentazione, vuole lasciare alla sua arte la plurivocità di senso delle immagini, non chiuderle in gabbie didascaliche. Ed è quì la sua forza: equilibrio tra la violenza iconografica del bianco e nero e dei contrasti, ma freddo e sobrio distacco dello sguardo che si trova in un ambiente urbano ineluttabile ma allo stesso tempo non accettato.”

Liberos non si serbit su paradisu (Liberi il paradiso non ci serve)” è la ristampa aggiornata di un lavoro di Matias Biglieri sul Poetto, la principale spiaggia di Cagliari. Le foto descrivono un litorale ordinario e domestico, in antitesi con l’idea di avamposto vacanziero da consumare e prevaricare. Il movimento orizzontale del mare calmo richiama l’attitudine inclusiva e accogliente della spiaggia di Cagliari, che l’autore sceglie come simbolo di rinuncia consapevole alla scalata verso il paradiso, come ambientazione di un viaggio alla ricerca della libertà.Liberos è fotografato interamente con macchinette a pellicola usa e getta: l’essenzialità e la povertà del mezzo annullano la distanza tra chi scatta e chi viene inquadrato, e replicano tecnicamente l’idea narrativa alla base del lavoro.All’immediatezza visiva si aggiunge quella testuale grazie alla traduzione in sardo campidanese di Claudio Casti.

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Alexia Robbio è un progetto di Musica Elettronica Sperimentale nato nel 2012, ma il cui debutto ufficiale avviene solo nel 2017 con l’EP “Emotions” (con uscita congiunta per Agosta e Stirpe 999 Antilabel).La ricerca del progetto è orientata alla fluidità tra i generi, infatti è tutt’altro che difficile scorgere elementi Idm (beat “decostruiti” e strane timbriche percussive).Il tutto è incorniciato da concetti autobiografici ma che sono soprattutto universali e fanno appello alle diverse Scienze e Arti: il concetto è da intendersi solo come una cornice o al massimo come un collante per una storia che necessita di essere raccontata.Il nuovo live si chiama “Transition”, una transizione tra il primo lavoro in studio e il prossimo (“Nostalghia”): le vecchie cose saranno mescolate alle nuove, con vari patterns di field recording,bassa-fedeltà, alti turbamenti.

Inferno Store accoglierà BiZed photozines. Il locale subentra allo storico Hellnation, nel quartiere Nomentano, a gennaio 2018, con l’ottica di non tradire e di continuare il lavoro di ‘Robertò’ Gagliardi nello spirito e nell’attitudine. Negozio di vinili, cassette e cd con un occhio di riguardo per il do it yourself e le etichette indipendenti, nel corso del suo primo anno di vita Inferno ha avuto modo di ampliare la sua offerta culturale con fumetti, libri, magliette, stampe e poster, accessori e oggettistica di produzione artigianale e indipendente, e caratterizzandosi come spazio espositivo e performativo con mostre (l’ultima ‘Inferno, Canto I’ a cura di Rossana Calbi, con opere inedite di Infidel e Shone), live speciali, showcase, set acustici, dj set e presentazioni.