Interior design mini – spazi ridotti, elevata funzionalità, estetica dell’azione.  Involucro traforato, lavorato e strutturato sull’agire. L’azione plasma la materia, la superficie.  Mini architetture con elevata potenza ed eloquenza delle forme.

Condensatori di emozioni, azioni e vissuto.  L’interior design mini diviene protesi umana, trasposizione materica del gesto. Abbandona il “forte impatto” estetico a favore della riduzione, arricchita dal flusso del fruitore. La scala umana diviene elemento cardine di progetto, tutto è dimensionato e connotato sull’uomo, sul quotidiano errare. Il gesto del “bucare la superficie” ha il compito di denudare la spazialità interna, di rendere riconoscibile il moto intimo. Il collegamento verticale, la scala, viene nobilitato ad interessante tema progettuale morfologico e figurativo, ciò che arricchisce l’estetica.  La grazia è frutto della funzione e della flessibilità. Interior design mini in cui la dinamicità connota, caratterizza e combatte la perentorietà.

Interior design mini: THE BOX

Un box magico svedese di 20mq.  Un luogo di felicità e viver bene. Ideato dal celebre Ralph Erskine per la sua famiglia di quattro persone, costruito da lui stesso, in un bosco. Edificata in un terreno regalatogli da un amico, nel 1941 Erskine cominciò ad edificare una delle più importanti opere della sua carriera. Un interior design mini ma ben calibrato e progettato. Materiali di riuso, venuti dal sito, poveri. Due piccole zone divise da un caminetto, una zona cucina ed una seconda zona living che svolge le funzioni di camera da letto e studio architettonico. Interessanti soluzioni d’arredo che non divengono elementi aggiunti, ma vera struttura estetica e statica del box.

Interior design mini: LE PETIT CABANON

Casa vacanze del mostro sacro dell’architettura: Le Corbusier. Pianta quadrata, semplice tessitura in tronchi d’albero, la concretizzazione del suo pensiero in un’opera di ridotte dimensioni, una cabina sul mare del 1951. 3,66 metri per 3,66 metri ed un’altezza pari a 2,26 metri. Una cabina-capanno che guarda il mare, una scenografia unica intagliata nello spazio interno. Roquebrune-Cap-Martin diviene magica.  Paradigma del vivere bene. Il maestro disegnò il suo cabanon in soli 45 minuti, un genio indiscusso. Un ambiente unico arricchito dall’arte dell’artista francese, dai suoi mobili che divengono l’emblema, la caratteristica principale.

Interior design mini: PARASITE PROJECT

Il tema dell’alloggio urbano caratterizza Parasite project, ubicato a Rotterdam. Un livello di sperimentazione avanguardista iniziata nel 2001 dagli architetti olandesi Kortknie Stuhlmacher Architecten.  Un’abitazione di ridotte dimensioni, un interior design mini temporaneo, ricollocabile e che dona un nuovo input alla ricerca sull’housing. Una superfetazione ben progettata, un parassita architettonico capace di riconnotare la morfologia estetica di un’architettura degradata esistente. Realizzato in pannelli prefabbricati, caratterizzato dal denudarsi in prospetto del collegamento verticale, s’impone di combattere il decadimento delle architetture. Brillante, ben progettato ed eticamente corretto.

Interior design mini: CHICKEN POINT CABIN

Cabina-riparo in sistemi naturali statunitensi come laghi o boschi. Strutturata da Olson Kundig nel 2002, si compone di tre parti principali: una scatola in cemento, un inserto in compensato ed un camino interno in acciaio. A livello estetico-funzionale ciò che dona carattere al tutto è la presenza di una parete vetrata a tutta altezza, resa dinamica attraverso un semplice sistema a ruota su cui scorrono dei tiranti azionati manualmente.  Una grande finestra che connette interno ed esterno, che abbatte i confini fisici per estendere gli spazi e renderli un unicum. 19 metri d’acciaio segnano l’ingresso del capanno, attraverso una porta che ribatte l’attacco a terra e la copertura. Un piacevole luogo dello stare, un piacevole luogo dinamico.

Interior design mini: WALDEN

Un esterno che diviene interno. Un interior design mini con carattere dell’agire esterno, dell’azione dello spazio esterno. Walden  , la vita nei boschi, è il nome dell’opera del filosofo americano Henry David Thoreau. Un elaborato che paradigma la vita semplice, punto di partenza per il progetto architettonico di Nils Holger Moormann del 2006. Un’architettura che convoglia la semplicità della vita esterna, dallo stare all’immaginare le nuvole ed osservare il cielo, uno spazio tipico dei capanni da giardino reso architettura d’interni. Luogo della possibilità. Interno che offre spunti d’agire, di azionare il vissuto. Cattura, crea benessere, riesce ad imprimersi sull’uomo. Si preferisce allo spazio chiuso dell’abitazione.