Ovvero come affrontare questa quarantena, ma senza perdere lo stile.

In questi giorni ho capito che il bello del rimanere in casa è la libertà di poterlo decidere; dare buca ad amici e parenti inventando scuse così complesse che forse la verità sarebbe stata più credibile. La soddisfazione di aprire la finestra, annusare il freddo e pensare che gli altri siano fuori a congelare mentre io sono sotto mezzo metro di coperte con Netflix da un lato e Pinterest dall’altro. Se stiamo tutti a casa però non c’è gusto, se ci obbligano a chiuderci dentro non c’è soddisfazione, ci manca l’aria. O forse no?

Smettetela di cercare modi per aggirare le restrizioni, basta fingere di fare la spesa comprando un pomodoro al giorno. Non siete credibili se portate i cani a spasso ogni mezz’ora o se vi imbucate in file chilometriche per la farmacia con la scusa di comprare le vitamine gommose. Dobbiamo stare a casa e basta. Ci sono qui io però, con la mia lista di improvvisati quanto dettagliati consigli su come affrontare al meglio questa quarantena. Cominciamo:

1. Fingete siano vacanze. Pensateci bene, qual è il periodo in cui passiamo più tempo in casa, con la famiglia, in ciabatte? Il Natale. Quante volte abbiamo desiderato che le vacanze di Natale durassero un mese, io sinceramente lo spero ogni anno. Quindi correte a prendere le tombole dagli armadi, via libera al mercante in fiera, crostini al salmone, fritti e dolci. Inoltre vi garantisco che, nonostante sia una finzione, vostra madre riuscirà a stressarsi allo stesso modo facendo sembrare il vostro “Natale” ancora più vero.

2. Se il Natale non vi piace, pulizie di Pasqua. Se ogni volta eravate costretti dai mille impegni della vita ad accontentarvi di una mediocre pulizia casalinga, adesso è il vostro momento. Mia nonna dice che non c’è niente di meglio di una casa pulita; è sempre stata una donna di poche pretese.

3. Allenamento. Correte in casa, meglio ancora se con le pattine in modo da accorpare i punti 2 e 3. Scandagliate Youtube e selezionate il vostro personal trainer preferito, io l’ho scelto moro e muscoloso. Trenta giorni a casa sono tanti ma, quando lui mi dice ‘’continua così’’ pesano di meno.

4. Scrivete. Raccontate le vostre giornate in un diario, un blog, sui messaggi vocali, dove volete ma raccontatevi. Un giorno sarete nonni e i vostri nipoti adoreranno ascoltare storie su di voi che sopravvivete ad un’epidemia sconosciuta.

5. Videochiamate. Lo diceva anche Valeria Marini in una vecchissima pubblicità di telefonia. Con meno sensualità e magari anche in pigiama ma, videochiama tutta la tua rubrica. Colazioni, pranzi, cene con gli amici, il tè alle cinque, l’aperitivo alle sette, sarete così impegnati che arriverete ad inventare scuse anche per non videochiamare.

6. Non sottovalutate il balcone. È uno spazio che probabilmente non avete mai apprezzato abbastanza ma oggi il balcone è quanto di più simile al fuori ci sia. Cantate come il Quasimodo della Disney che non sapeva cosa avrebbe dato per un giorno fuori, prendete il sole la mattina, curate quelle povere piante che avete trascurato tutta la vita. Il balcone è il vostro parco personale, perché sono chiusi anche quelli; ve lo dico nel caso vi foste persi gli ultimi aggiornamenti di Conte.

7. Apprezzate l’ozio. Avete presente quelle domeniche in cui vi svegliate alle nove, guardate l’ora e pensate che non sia ancora il momento di alzarsi dal letto? Ora potete farlo anche di lunedì. Non dovete più sprecare ore a scegliere un outfit adeguato, magari dopo dieci giorni cambiatevi il pigiama però.

8. MasterChef Non intendo da vedere ma da fare. Il fattore ‘’pressure’’ ce l’avete, la vostra dispensa sarà senz’altro paragonabile a quella dello studio televisivo, lo dico perché nei supermercati non c’è più nulla quindi sarà necessariamente a casa vostra. Per quanto riguarda i giudici, che dire, vi auguro che i vostri genitori, coinquilini o compagni siano meno severi, ma di questi tempi non è facile accontentare nessuno, lo stress è difficile da gestire e la pasta con il tonno non basta più.

9. Imparate una nuova lingua. Per cultura, per necessità, perché fa figo, imparatela e basta.Almeno potrete chiedere altri splendidi consigli su come affrontare la quarantena a tutti “i chiusi in casa” del mondo, oltre a farvi dare la vera ricetta della Paella o chiedere la pronuncia esatta di Saoirse Ronan.

10. Parlate. Questo è l’unico consiglio serio che vi do. Parlate con chi avete vicino, abbracciatevi perché a casa ancora si può fare, confortatevi e confidatevi. Prendetevi del tempo per voi, per gli altri, prendetevi del tempo e basta, per essere chi siete, in casa.

Io per esempio in questi giorni ho scoperto che mia madre è la più grande fan di Rosamunde Pilcher, che mia sorella ha speso tutti i suoi risparmi per le AirPods, che i personaggi de “Il paradiso delle signore” sono cambiati (mia nonna mi racconta di tutto al telefono pur di avere compagnia) e che mio padre è ossessionato dalle spremute d’arancia. Si cura dal corona virus con le vitamine, lui. Niente di speciale, solo noi, che restiamo a casa.

P.s. un grazie speciale a chi a casa non può restarci.

*Racconta la tua quarantena con le immagini, partecipa alla call “Life in the time of Coronavirus