Scherzo artistico è l’irriverenza dell’arte che spesso si prende gioco di sé stessa, delle convenzioni sociali, varcando così la soglia del lecito e del comunemente accettato, per approdare nello scandalo.

Fare arte non è sempre facile soprattutto perché la ricerca di una dimensione affine al proprio pensiero può essere spesso motore di parodia e inversione dei valori sociali accolti. Lo scherzo artistico può quindi riassumere la voglia da parte degli artisti di andare contro le convenzioni e gli schemi sociali per scandalizzare l’osservatore e lasciare attonito il pubblico.

Scherzo artistico: Marcel Duchamp

Datata 1917 quest’opera, tra le più scandalistiche del suo tempo, risulta ancora oggi modello di modernità. La “Fontana” di Duchamp è un’opera che risponde al concetto di ready-made che l’artista voleva esporre alla statunitense “Society of Indipendent Artists”. Tuttavia i membri del consiglio interpretarono discutibile il valore artistico dell’opera e così Duchamp ne ritardò esposizione. Parte del movimento Dada, Duchamp è stato uno degli artisti più influenti del XX secolo.

Scherzo artistico: Piero Manzoni

L’opera di questo artista ha destato scandalo in Italia e nel mondo nello stesso momento in cui l’allora direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Palma Bucarelli, ha deciso di acquistare un’opera dal nome “Merda d’artista”. La scatoletta in latta di gesso e carta stampata ha infatti nel 1961 scandalizzato il mondo. Piero Manzoni ha all’epoca ideato la realizzazione di 90 scatole di latta sulle quali, riportando anche numeri progressivi, è stata appunto stampata l’irriverente scritta che ha permesso a Manzoni di vendere le sue opere a peso dell’oro, muovendo una pesante critica ai meccanismi della società consumistica occidentale.

Scherzo artistico: Gustave Coubert

L’opera “L’origine du monde”, del 1866, è stata per l’epoca una vera e propria provocazione. L’opera infatti ritrae l’organo genitale riproduttivo della donna in un primo piano nitido e quasi fotografico. Negli anni in cui l’opera è stata esposta per la prima volta al Musée D’Orsay, dove tutt’ora si trova, la critica ne ha parlato come di uno scandaloso nudo.

Scherzo artistico: Daniele Alonge

Nonostante l’opera di Daniele Alonge, “Morto in partenza”, sia arrivata ad essere esposta nel 2012 alla Biennale di Venezia, dopo poco è stata rimossa e censurata. Un’immagine che ha decisamente urtato la sensibilità del pubblico, in realtà vuole essere denuncia del dramma che ancora oggi affligge i clandestini che muoiono in mare.

Scherzo artistico: Andres Serrano

Piss Christ” è una fotografia che per la prima volta è stata esposta in America nel 1987, scandalizzando i più. Un’opera che immortala in uno scatto ritenuto blasfemo un crocifisso immerso in un bicchiere d’urina dell’autore stesso. La fotografia non ha mai voluto essere un oltraggio alla religione ma un’accusa alla mercificazione dei simboli e delle immagini.

Scherzo artistico: Maurizio Cattelan

L’opera di Cattelan dei bambini impiccati ha decisamente scandalizzato, suscitato polemiche, proteste e non solo. Infatti, a seguito dell’installazione di 3 fantocci raffiguranti tre bambini impiccati su un albero, l’opera ha causato un trauma a un uomo di 42 anni che cercando di staccare i fantocci dall’albero è caduto impattando violentemente a terra. L’evento avvenuto a Milano nel 2004 è stata al centro di polemiche per molti anni, nonostante il significato dell’opera aveva l’intento di riflettere sulla tensione della realtà.