Davide Carnevali e Fabrizio Martorelli portano in scena un progetto che vuole indagare il rapporto
tra pedagogia e spettacolo e in particolare l’influenza che la televisione esercita sull’immaginario
comune, infantile ma non solo.

Peppa Pig prende coscienza di essere un suino extended è uno spettacolo di Davide Carnevali, con Fabrizio Martorelli, in scena al Teatro Argot Studio dall’8 al 10 Febbraio. Questo spettacolo si chiede come può un giovane padre single educare una bambina di quattro anni e mezzo quasi cinque, in questa società consumista. E come può un artista fare i soldi con il teatro? Un attore guadagna di più facendo cinema o lavorando all’Esselunga di viale Papiniano?

Peppa Pig Peppa Pig

Un viaggio che inizia raccontando gioie e dolori della (mal)educazione infantile per arrivare a
un’amara riflessione sulla perdita del valore del gesto artistico nella nostra società. Quindi, una
macelleria di persone e animali, di parole affilate come coltelli che tagliano una realtà grondante
sangue, proponendo una satira nei confronti del nostro gusto contemporaneo: dalle mode di
mercato a cui i nostri figli sono esposti, allo spettacolo come intrattenimento fine a se stesso,
l’amore/odio nei confronti della televisione, della filosofia tedesca e dell’Esselunga di viale
Papiniano, assurto a vero centro di nuova produzione delle risorse umane.
L’io narrante protagonista di questo monologo, muovendosi tra Peppa Pig e le trasmissioni di
Marzullo (Sottovoce però, non Applausi che è sfigata), passando dalle Pussy Riot a Vittorio Sgarbi,
da Angelica Liddell a Linsday Lohan, arriverà a scoprire che solo dopo aver toccato il punto più
basso della sua carriera potrà capire cosa significa davvero mettere in gioco se stesso, come attore
e come individuo, facendo pensare, sì, ma anche facendo ridere.
Perché non c’è miglior stimolo alla riflessione che il divertimento.