Jean Marie, dj dinamico e ambizioso, coltiva la sua passione fin da piccolo, tra vinili, viaggi ed emozioni.

Jean Marie nasce a Roma nel 1982, giovanissimo inizia a viaggiare per l’Europa, fino ad approdare a San Diego immergendosi nell’house music, per poi trasferirsi a Londra dove sviluppa la sua carriera.

Abbiamo intervistato Jean Marie in occasione del nuovo singolo Vini Vici e Blastoyz, “Gaia”, ispirato alla dimensione psy-trance.

Jean Marie: a soli sedici anni lasci l’Italia per iniziare il tuo viaggio nella musica. Parlaci di te, come nasce la tua passione e quando hai capito che sarebbe stata il tuo futuro?

La mia passione nasce da piccolo, negli anni ’90, con la musica pop di Michael Jackson e il rock dei Red Hot Chilly Peppers. Inizialmente ricercavo in radio le loro canzoni, poi ho iniziato a comprare i cd, fino a collezionare vinili che gelosamente custodisco. Nei i miei viaggi, la musica mi ha sempre accompagnato, anche quando poco più che maggiorenne ho iniziato a lavorare nel club di Londra, fino al mio primo dj set. Solo quando sono salito in consolle per la prima volta, un brivido ha percorso la mia schiena e il mio cuore mi ha detto che quello era il lavoro adatto a me.

Space di Ibiza, Main Stage di Ultra Miami e Ultra Europe. Cosa si prova a suonare sui migliori palchi del pianeta, quali emozioni e quali visioni senti tue in questi momenti intensi?

A queste emozioni non mi abituo mai, l’adrenalina percorre tutto il mio corpo che scarico solo a fine set. In consolle cerco sempre di coinvolgere il pubblico in modo da condividere con loro al mia allegria e felicità di essere lì in quel momento. La visione del pubblico è un’emozione unica e speciale, che cambia ogni volta ed è una dei fattori che amo più di questo lavoro.

Non solo palchi, ma anche artisti con cui hai collaborato, come Flo Rida, Snoop Dogg e Marta Sanchez. Realtà profondamente differenti e di grande personalità con cui ti sei dovuto confrontare. Qual è la sfida più significativa nel tuo lavoro e soprattutto nel lavoro con gli altri?

Io sono una persona molto attiva e dinamica, punti che rifletto nei miei lavori. Cerco sempre di essere aggiornato e mai banale, e di creare aspettative positive in chi mi è di fronte. La mia sfida è quella di non tradire mai le aspettative che hanno i miei colleghi nei miei confronti.

Ti identificheresti con un’etichetta specifica?

Certo, non con una ma con molte, anche perché oggi giorno le etichette ricercano “artisti” e non solo uno stile di musica. Spinnin’ Records, Ultra Music e Universal Music Group sono sicuramente quelle in cui mi identifico meglio!

“Gaia” è il tuo nuovo singolo realizzato con Vini Vici e Blastoyz firmato da Spinnin’ Records, presentato al Main Stage del Tomorrowland e subito supportata da Hardwell, W&W, Rehab e Blasterjaxx. Come nasce la collaborazione, la scelta del nome e del contenuto di questo progetto?

La collaborazione con questi artisti nasce d’amicizia nata all’Ultra Miami del 2017. La scelta del nome è un richiamo alla terra nata e ispirata dal pubblico psy-trance che ha con il pianeta, spesso balla a piedi nudi in spazi circondati dalla natura. Il contenuto del progetto è il risultato di ore di ascolto, rettifiche, lavoro che si può dire a otto mani.

Quali sono i progetti per questo 2019, dove ti vedi entro la fine dell’anno e quali sono le future collaborazioni che ti piacerebbe realizzare?

Il mio sogno è di avviare una collaborazione con DJ Snake o Guetta e un feat. con Katy Perry.

Sto da tempo lavorando al follow-up di Gaia in stile psy-trance, stiamo costruendo il nuovo singolo mainstream e lavorando per una nuova collaborazione.

Cosa consigli a chi è agli inizi e vuole investire tutto nella musica?

Il consiglio principale è di vivere la musica come una passione e non come un lavoro.

Impegnarsi sempre al massimo senza pretendere troppo… Il resto arriverà da sé!

 

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