“Tutto è compiuto il regno inizia. Come i nuovi cieli e la nuova terra che sto per fare dureranno per sempre”.

Questo è quanto riporta la scritta presente nel prospetto sud-est dell’edificio che l’eremita di Capo Gallo, promontorio dell’area nord-occidentale di Palermo, ha ristrutturato e decorato con le proprie mani.

Si fa chiamare Isravele che, letto al contrario, significa elevarsi.

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Circa 18 anni fa abbandona la famiglia e il mestiere di muratore per ritirarsi nella solitudine della riserva naturale di Monte Gallo, rendendo la vecchia torre di avvistamento la sua nuova casa.

Così nasce una vera e propria opera architettonico-decorativa che ha reso la struttura, un perfetto connubio di decorazioni che richiamano l’arte araba e la simbologia religiosa.

Ha realizzato una vera a propria ristrutturazione interna del fabbricato, prima di creare le decorazioni caratterizzate dall’uso della tecnica a mosaico.

Così Isravele diventa progettista ed esecutore del recupero e del riuso di un’opera architettonica altrimenti destinata al totale disfacimento.

 

Isravele. Foto di Giuseppe Puleo.
Isravele. Foto di Giuseppe Puleo.
Decorazioni presenti sulla volta dell'edificio. Foto di Giuseppe Puleo.
Decorazioni presenti sulla volta dell'edificio. Foto di Giuseppe Puleo.
La camera da letto di Isravele. Foto di Giuseppe Puleo.
La camera da letto di Isravele. Foto di Giuseppe Puleo.
Particolare di una delle decorazioni, realizzate con ciottoli di mare. Foto di Giuseppe Puleo.
Particolare di una delle decorazioni, realizzate con ciottoli di mare. Foto di Giuseppe Puleo.
Decorazioni presenti sul soffitto dell'edificio. Foto di Giuseppe Puleo.
Decorazioni presenti sul soffitto dell'edificio. Foto di Giuseppe Puleo.

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