Triangolo, cerchio, cilindro, quadrato, forme base, universalmente note di una geometria studiata fin da bambini. Per égotique jewelry, brand nato dalle menti creative delle toscane Clizia Monaca e Martina Raspanti nel 2012, le linee rappresentano la chiave per scoprire questo mondo. Product designer, una, specialista nelle lavorazioni artigianali del gioiello, l’altra, le abbiamo incontrate per farci raccontare la loro nuova collezione fatta di suggestioni decò e resine dalla texture marmorea.

Come nasce l’idea di égotique? Quali sono i valori entro i quali si muove il brand?

Égotique nasce dalla volontà di creare un prodotto dal design ricercato e di alta qualità, che rappresenti il Made In Italy a 360°. Da subito volevamo comunicare con forza il nostro concetto di bello attraverso il gioiello. Ci siamo concentrate, quindi, sulla ricerca del senso estetico negli elementi puri delle forme geometriche, reinterpretando triangoli, cerchi e quadrati attraverso la loro interazione.

Cosa rappresenta per voi il gioiello e da cosa traete ispirazione?

Ci piace immaginare il gioiello come un accessorio quotidiano, non come un qualcosa destinato soltanto alle occasioni importanti. Per questo cerchiamo di creare un prodotto che sia sempre indossabile, contribuendo a delineare la personalità di chi lo indossa e proponendo, soprattutto, storie da raccontare. L’ispirazione, poi, proviene dalle aree più disparate, la scintilla che fa nascere un’idea può scoccare in qualsiasi momento e ovunque: da un incontro, da un oggetto, da un film, da ciò che ci circonda così come da ciò che abbiamo dentro, da un sentimento, dal sapore di un ricordo. Crediamo che la moda sia un “crossover” tra diverse forme d’arte e nei nostri progetti ricerchiamo la sintesi dinamica di questa interazione.

Quali sono i materiali che preferite utilizzare e perchè?

Abbiamo voluto creare un gioiello non convenzionale, scegliendo di mixare materiali diversi tra loro come l’ottone placcato oro 24kt, le pietre dure e la resina acrilica, giocando poi con i colori come se creassimo tessuti. Volevamo portare nel gioiello le alchimie della stoffa per creare un legame con il mondo dell’abbigliamento.

Che tipo di femminilità è quella di égotique?

Consapevole, decisa, moderna e, perché no, sensuale. Immaginiamo égotique indossato da una donna con la “D” maiuscola, che non rinuncia alla cura del dettaglio e fa suo ciò che indossa, comprendendo la filosofia che sta alla base delle proprie scelte.

Siete l’esempio perfetto di un mix bilanciato tra design e artigianato. Quanto conta per voi prendere parte a entrambi i processi?

Direi molto, fin dall’inizio abbiamo fatto in modo che la caratteristica pregnante del gioiello égotique fosse rappresentata proprio da questo mix. Volevamo che il “know how dell’artigianato italiano, insieme a un attento studio del design, concorressero a creare un prodotto unico e prezioso. Per noi gran parte del valore di un oggetto sta in quello che rappresenta, per questo siamo fiere di poter raccontare con quello che facciamo una piccola storia di artigianato toscano.

Progetti futuri?

Tanti. Stiamo impegnando tutte le nostre forze in questo progetto in cui crediamo moltissimo e fortunatamente le tante gratificazioni ricevute in questi tre anni di attività ci danno una grande energia che vogliamo trasferire per intero nel nostro brand. Tra i progetti a breve termine quello di aprire un piccolo show-room proprio nella nostra città, Arezzo, che ci ha dato tanto e alla quale siamo molto legate.

In Italia pensate che venga dato spazio sufficiente ai giovani?

Per i giovani l’Italia non è certo il luogo del “tutto dovuto”. Dobbiamo lottare molto per poter lavorare in questo paese, meraviglioso certo, ma che non facilita la vita a chi vuole costruirsi un futuro qui. Per un creativo nascere e crescere in Italia significa poter godere di una bellezza inesauribile, una gran fortuna, ma per una start-up riconosciamo che le agevolazioni non siano poi molte.

Cosa suggerite a coloro che vogliono intraprendere questo percorso?

Di trovare tanta energia per partire e di credere molto nel proprio progetto, cercando ovunque le forze per svilupparlo con costanza, determinazione e l’umiltà di chi vuole crescere e migliorarsi. Necessario, poi, strutturarne bene lo scheletro, poiché la visione di insieme aiuta a comprendere quali sono gli step da seguire e i punti su cui lavorare. Dietro le quinte di un brand si nasconodono molte realtà oltre l’aspetto creativo. Farlo nascere e crescere significa infatti doversi misurare non solo con la creatività, che rimane uno degli aspetti più importanti, ma anche con lo sviluppo dei progetti e dei campioni, con la produzione, la commercializzazione del prodotto e l’immagine da dare al brand: è importante essere pronti ad affrontare tutto questo.

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Triangle, circle, cylinder, square. To égotique, the jewelry brand created in 2012, these basic geometrical shapes stand for the key to discover a world in which geometry turns into true esthetic. Clizia Monaca and Martina Raspanti are the people behind égotique. One is a product designer; the other is an expert in handcrafted jewelry. Both of them are from Tuscany. We’ve met them up to discover more about their brand new collection.

What was the original idea of the brand égotique and what are the values that inspire you?

égotique originates from the will to create a refined and high quality designed product, that would totally portray the Made in Italy. We strongly wanted to communicate our idea of beauty through jewelry. Then we concentrated on the quest for the esthetic sense in pure geometrical shapes such as triangles, circles, squares, whose interaction gives birth to our artistic handcrafted creations.

What does jewelry stand for your and where do you take your inspiration?

We like to regard jewelry as an everyday thing and not just as something conceived for important occasions. For this reason, we aim at creating a kind of jewelry that could be wearable in every situation and that could also portray the personality of its owner. As for our inspiration, it comes from the most different things. A beautiful idea might come wherever and whenever, from what surrounds us and what we have inside us, such as a feeling or a memory. We think that fashion is a sort of “crossover” among all the different forms of art.

What are the materials that you prefer to use and why?

We wanted to create an unconventional jewelry by mixing different materials, such as 24Kt gold-plated brass, hard stones and acritical resin. Then we played with colors as if we were creating fabric. We were out to link our jewelry with the alchemy of the world of fashion.

What kind of femininity is hidden behind égotique?

A conscious, determined, modern and, why not, a seductive femininity. A woman who doesn’t disdain the attention to details and defends what belongs to her. Beginning with her choices.

Égotique is the perfect example of a balanced mix between handcraft and design. How much does it count for you to be part of these two processes?

It counts very much, indeed. This mix between handcraft and modernity has always been the secret of égotique jewelry. We do believe that what an object stands for is more important than its mere value. We proudly consider égotique as a beautiful story of Tuscan manufacturing.

What are your future projects?

We have plenty of proposals in the pipeline. We’re putting efforts into this project, in which we trust very much. Luckily, the great deal of gratifications that we’ve gained in all these three years has truly been a source of energy for us. The same energy that we want to hand over in our brand. Among all these short- term projects, we plan to open a little show- room in our city, Arezzo, which gave us a lot and to whom we’re very bond.

Do you think Italy is a country in which young people are given enough credit?

For youth, Italy is certainly not the place where everything is expected. We have to struggle if you want to work hard in this country. Of course Italy is beautiful, but it does nothing to give an easy time to the people who want to build a future here. For creative people, being born and growing up in Italy means benefitting from a boundless beauty, which is a great fortune, but for being Start – uppers we admit that the facilitations are not so many.

What do you suggest to those people who want to take up a creative career such as yours?

I suggest that they rolled up their sleeves to make a start and that they believed hard in their project, undertaking it with determination, perseverance and humility. Those feelings should never miss if you want to improve. It’s necessary, then, to plan your dream in every single detail. A broad vision can help a lot to understand what are the steps to follow and what are the elements to work on, since a brand is not only creativity. Giving it life and letting him grow means to measure up with the development of your project, with the product’s commercialization and the image you want to build on the brand. You have to be ready to face up with all this, right from the start.