I Cinque allegri ragazzi morti di Davide Toffolo è la graphic novel da cui è nata la band italiana “I Tre allegri ragazzi morti”. L’autrice e regista Eleonora Pippo raccoglie una nuova sfida, cercando un ulteriore ampliamento di prospettive attraverso una trasposizione teatrale.

Cinque allegri ragazzi morti #tuttonuovo apre la III edizione del festival Dominio pubblico. Si basa sull’opera di Davide Toffolo, sia come illustratore sia come musicista, tentando di tracciare una sorta di movimento triadico e di presentarsi come umile sintesi dei due progetti. Ne risulta un musical costruito sulle trame della saga a fumetti ma allo stesso tempo corroborato dalle canzoni dei Tre allegri ragazzi morti.

È dunque ripresa la storia dei cinque liceali che un rito voodoo condannerà a una vita da zombie. La condizione di non-morti è materiale e metaforica. Per via di questa esperienza iniziatica, i ragazzi saranno costretti a cibarsi -in senso ingannevolmente stretto- di carne umana, incapaci di crescere e di morire. Con dialoghi stringati che hanno il sapore di stralci di conversazione, vengono descritti i percorsi di questi adolescenti per scoprire e accettare sé stessi, che viaggiano perlopiù paralleli (“Sono un mostro anche io. Bestia, solo diversa.”).

Lo spettacolo è tutto teso verso la narrazione di un’esperienza comune attraverso una plurivocità, in cui rientra anche l’apporto del pubblico, chiamato a partecipare già con la disposizione attorno al palco. Pur con presupposti teorici interessanti, sceglie però una prassi che insospettisce riguardo l’autonomia stessa del musical. I vari linguaggi artistici si dispongono per giustapposizione, dando l’impressione di una mera traduzione teatrale, da cui non scaturisce una piena espressione delle potenzialità offerte dagli spunti del materiale preesistente.

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